IL PROGETTO
Oggi, con le dovute cautele e una buona profilassi, anche le articolazioni delle persone con emofilia sono più protette. Questo rappresenta un cambiamento importante nella qualità di vita delle persone con emofilia e permette di approcciare in modo nuovo anche l’attività sportiva.
Proprio grazie a questa premessa nasce ‘Atleti con la A’, il primo percorso di avvicinamento all’atletica leggera per ragazzi dai 12 anni in su e giovani adulti con emofilia, promosso da Sobi Italia con il patrocinio di FedEmo (Federazione delle Associazioni Emofilici), del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) e della FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera).
Si tratta del primo campus itinerante, che farà tappa in tre città italiane, con lo scopo di educare e informare le persone con emofilia e i loro caregiver sulla pratica dell’attività fisica/sportiva e la protezione articolare, affrontando il tema in modo più consapevole.
Il campus di mezza giornata vuole stimolare la scoperta in sicurezza di alcune discipline dell’atletica guidati in pista da un team di istruttori esperti. Durante il campus è prevista anche una sessione dedicata all’informazione su protezone, screening, benessere articolare e attività fisica ed emofilia, grazie al coinvolgimento di un team multidisciplinare di clinici esperti e delle Associazioni di pazienti locali.
TESTIMONIAL: FIONA MAY
Fiona May (Slough – UK, 12 dicembre 1969), testimonial del Progetto ‘Atelti con la A’ si avvicina all’atletica fin da bambina, dimostrandosi da subito competitiva. Comincia la carriera internazionale difendendo i colori della Gran Bretagna ai Mondiali juniores di Atene del 1986. Nel ’87, agli Europei di categoria, ottiene il suo primo oro e nel ’88, dopo un altro oro mondiale, giunge sesta ai Giochi Olimpici di Seul. I Mondiali di Stoccarda del 1993 sono gli ultimi nei quali Fiona gareggia per la Nazionale del Regno Unito perché dall’anno successivo, grazie al matrimonio con il lunghista e astista toscano Gianni Iapichino, ottiene la cittadinanza italiana. Esordisce con la maglia azzurra con un bronzo agli Europei di Helsinki e inaugura così un periodo di grandi successi: argento in Coppa Europa a Villeneuve-d’Ascq, oro ai Mondiali di Goeteborg e argento alle Olimpiadi di Atlanta ’96. Sul finire degli anni ’90 le medaglie e i record si susseguono e si estendono anche al salto triplo. Nel 2000 a Sidney conferma l’argento olimpico ed entra di diritto nell’Olimpo dello sport italiano tanto da meritarsi il titolo di ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica. Nel 2002 diventa madre di Larissa, oggi una delle promesse più fulgide dell’atletica italiana, mentre nel 2005 dopo l’argento in Coppa Europa a Firenze e l’oro ai Giochi del Mediterraneo di Almeria Fiona May decide di chiudere la carriera da atleta.